domenica 28 dicembre 2008
FUOCHI DI ARTIFICIO DI DICEMBRE: ANCORA SPRITES SULL'ITALIA
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/12/sprites-dalla-sardegna_22.html
Poco tempo dopo, il comitato CIPH veniva contattato da un altro astrofilo, il toscano Nico Montigiani, il quale ci comunicava di aver catturato, abbastanza casualmente, ma subito riconosciuti poiché a conoscenza del nostro lavoro divulgativo, una serie di tre sprites, durante i test della sua telecamera per l'osservazione del cielo, tra il 17 ed il 18 dicembre:
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/12/sprites-dalla-toscana.html
[Info Renzo Cabassi; CIPH/Soso]
martedì 16 dicembre 2008
martedì 9 dicembre 2008
SPRITES: UNA RETE ITALIANA DI RILEVAMENTO TLE
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/11/sprites-del-4-novembre-2008.html
Il 30 novembre 2008 a stagione già avanzata SOSO riprendeva altri fenomeni sprites:
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/12/sprites-del-30-novembre.html
Per la prima volta, il 26 novembre 2008 Diego Valeri (ITA.TOR per la ricerca sui tornadi e le celle temporalesche) , aveva catturato i suoi primi sprites (2), dopo lunghi tentativi.
Da questo momento il CIPH/SOSO non è più solo ad aver catturato TLE dal territorio italiano, da Rieti vicino a Roma:
Il primo rapporto preliminare figura al link:
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/11/sprites-dallitalia-centrale.html
Ma non è tutto; l'11 novembre 2008 Ferruccio Zanotti, ricercatore e astrofilo che da tempo collabora con il CIPH (vedi anche luci di Hessdalen) riesce finalmente a catturare i suoi primi sprites (seguiranno notizie dettagliate al più presto su ciph-soso.blogspot.com).
Si tratta di un enorme successo nato nel giro di poco più di un anno, e della disponibilità di una rete da tempo auspicata dal CIPH. E' prevedibile che questa rete per il rilevamento di Fenomeni Luminosi Transitori in Atmosfera, presto si allargherà creando un ampio monitoraggio del cielo di notevole interesse scientifico.
Siamo passati in pochissimo tempo, con l'esperienza del progetto SOSO di Massimo Silvestri, dalla semplice raccolta di dati, alla stesura di report e, infine, alla elaborazione di dati.
Grazie a Diego Valeri, per gli ultimi sprite (e grazie al fisico Albino Carbognani, per bolidi,) abbiamo anche una analisi di base che almeno ci permette una sistemazione degli eventi FLTA nello spazio e nel tempo di una certa utilita' per la comprensione di questi fenomeni.
[info Renzo Cabassi e Roberto Labanti; CIPH]
mercoledì 3 dicembre 2008
23 novembre 2008. SCUOLA, RICERCA, SPRITES: FENOMENI PRECARI
Purtroppo ci siamo convinti che un grembiulino, un voto in condotta, ed una maestra unica (soluzioni che tanto piacciono alla stragrande maggioranza degli italiani) risolveranno di colpo la nostra crisi culturale (perché di tale crisi si tratta prima ancora che economica).
Ricordo abbastanza bene le proteste studentesche del 1968/69 per non averne alcun rimpianto, ma anche per poter fare la differenza con le attuali.
Queste proteste di oggi tutto sono tranne un inno nostalgico all'ideologia comunista che secondo il nostro primo ministro si annida dovunque.
Le attuali proteste sono "liberal", rivendicano un individualismo positivo ed una uguaglianza non appiattita, ma piuttosto una vera uguaglianza ai posti di partenza: diritto di studio a chi ha meriti e non solo a chi può permettersi scuole private.
Quanto alla ricerca, questa sì che è una rivendicazione di "italianità" (altro che Alitalia compagnia di bandiera), ovvero di ricercatori che possano svolgere il loro lavoro, nel proprio Paese e per il bene stesso del Paese.
Tutto questo lungo prologo per dirvi della lezione in piazza del ricercatore Enrico Arnone (della rete scientifica EUROSPRITE), tenutasi la settimana scorsa in piazza 8 Agosto, la celebre piazza bolognese seconda solo a Piazza Maggiore, e mitico luogo del mercato settimanale della Piazzola.
Questo giovane ricercatore, da due anni nuovamente in Italia, lavora attualmente al dipartimento di Chimica dell'Università di Bologna e fa parte del team che sta producendo importanti lavori nel campo della chimica degli eventi sprite:
http://www.agu.org/pubs/crossref/2008/2007GL031791.shtml
Il suo seminario all'aria aperta ha ripercorso quanto già pubblicato in:
http://www.fisica.unipg.it/gallino70/Arnone.ppt
(con l'aggiunta delle nostre recenti registrazioni, realizzate da SOSO il 12 settembre ed il 4 novembre).
Il suo discorso si è concluso con un invito a considerare, da parte degli studenti, la possibilità di produrre tesi su questi argomenti.
Un po’ di aria pulita, che fa ben sperare per il futuro di queste ricerche scientifiche solo in apparenza meno importanti di altre, e che sembrano così lontane dal nostro quotidiano...
[Redazione Nico Conti; info Renzo Cabassi]
giovedì 13 novembre 2008
4 novembre 2008: NUOVI SPRITES CATTURATI DA SOSO
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/11/sprites-del-4-novembre-2008.html
dalla Svizzera verso sud si sono avute le seguenti registrazioni:
http://www.meteoros.de/php/viewtopic.php?t=6467
lunedì 3 novembre 2008
11 NOVEMBRE San Martino (e il globo di fuoco)
Martino si recò in chiesa. In quel momento gli venne incontro un pover'uomo, che era mezzo nudo, e siccome era inverno gli chiese un indumento. Allora il vescovo chiamò l'arcidiacono, e gli ordinò di fare vestire quell'infelice che tremava dal freddo. Poi entrò nella sacrestia dove era solito ritirarsi in solitudine. In effetti, anche in chiesa, faceva in modo di organizzare questi momenti di solitudine, lasciando ogni libertà ai sacerdoti. I preti sedevano in un'altra sacrestia, dove ricevevano visite, o erano occupati a dare udienza; Martino, al contrario, fino all'ora fissata secondo abitudine per la messa, restava da solo. Quel giorno la solitudine del felice Martino fu turbata. Il povero in questione, vedendo che l'arcidiacono tardava a dargli una tunica, fece irruzione nella sacrestia, lamentandosi di essere stato dimenticato dal prete, piangendo e gridando che aveva freddo. Subito il santo, senza essere visto dal mendicante, e nascondendosi, scostò il suo saio e dal di sotto tirò la sua tunica, e quindi coprì il povero congedandosi da lui. Poco dopo arrivò l'arcidiacono: secondo le abitudini, avvertì il vescovo che la gente aspettava in chiesa, e che era giunto il momento di recarsi sul posto per officiare la messa. In risposta Martino dichiarò che doveva innanzi tutto vestire il povero: non poteva entrare in chiesa fino a quando quel povero non avesse ricevuto i vestiti. L'arcidiacono non capiva: il vescovo sopra era vestito del suo saio, e non si vedeva che sotto era nudo. Finalmente l'arcidianoco si scusò della sua negligenza, affrmando che il povero era scomparso. "Ebbene" disse Martino: "dato che l'abito è pronto, che mi sia portato: riuscirò a trovare il povero da vestire". Allora il prete, costretto ad obbedire, ma alquanto nervoso, corse ad un negozio vicino, ed acquistò un abito di Bigorre per cinque monete d'argento, corto e vellutato e, rientrato, incollerito lo gettò ai piedi di Martino, dicendo: "Ecco l'abito ma il povero non c'è". Il vescovo senza per nulla scomporsi, ordinò all'arcidiacono di aspettare un attimo davanti alla porta. Voleva restare qualche minuto da solo, il tempo di coprire la sua nudità con quel vestito. Fece di tutto per mantenere segreto ciò che aveva fatto. Ma i santi hanno sempre un gran da fare: come possono nascondere qualcosa del genere? Che lo vogliano o meno, tutto finisce per sapersi. Dunque, così vestito Martino, entrò in chiesa, per offrire il sacrificio a Dio. E, quel giorno si produsse un fatto meraviglioso. Mentre il vescovo, seguendo il rito, benediceva il luogo, noi abbiamo visto fuoriuscire un globo di fuoco dalla sua testa, che si alzoò in aria con un irraggiamento luminoso, come una lunghissima capigliatura in fiamme... Questo lo abbiamo visto in un giorno di grande affluenza, in mezzo ad una grande moltitudine di gente, e tuttavia i soli che l'anno visto sono, una delle vergini, uno dei preti, e tre soli tra i monaci. Perchè tutti gli altri non l'hanno visto? impossibile dirlo".
* San Martino (316?-11 novembre 397). Il miracolo del globo di fuoco sarebbe datato 372-375.
(fonte: http://www.basiliquesaintmartin.com/index.php?page=35&lg=1)
(immagine: http://tourainesereine.hautetfort.com/images/medium_Truyes_9_decembre_2006_056.jpg)
11 novembre. La "festa di S. Martino" o la "festa delle lanterne" in nord europa
In gran parte del nord Europa si festeggia la "Laternen Fest", o "Feast of lanterns", che in Germania è anche detta "Sankt Martins Tag" (Giorno di San Martino): una processione di bambini con lanterne canta inni a San Martino di Tours. La festa ha molte coincidenze con Halloween.
(fonte: http://www.shieldofachilles.net/2007/11/martinstag-or-laternen-fest-feast-of.html; http://www.germansociety.org/event_stmartin.html)
10-11 novembre. La festa di San Martino a Scanno, Aquila, e Le Glorie (falò)
La festa di San Martino è caratterizzata da momenti di spensieratezza e divertimento, e l'Abruzzo si sottrae alla regola. Rumorose compagnie di questua, composte da ragazzi e bambini, la sera della vigilia girano di casa in casa, reggendo un'enorme zucca svuotata e trasformata in lume; allegre brigate improvvisano serenate scherzose all'indirizzo dei mariti infelici e affiatate comitive di amici, con la scusa del vino novello...
(tratto da: http://www.eventiesagre.it/pagine/Eventi/sez/mesi/Abruzzo/AQ/Scanno/intit/rilib/9-0-titolo-DESC.htm99)
[L'11 novembre è il giorno del mio compleanno: San Martino della Tour, ma anche Festa dei Becchi in terra di Romagna dove sono nato (ed anche in altre località)]
venerdì 31 ottobre 2008
Ottobre 2008. SPRITES NEL MONDO
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/10/tle-in-israele-e-in-brasile.html
Nuovamente sprites in Israele
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/10/nuovi-tle-transient-luminous-event.html
Sprites in Asia sud-orientale
http://nightevents.blogspot.com/2008/10/sprites-again-now-in-wide-field-fov.html
[info: Renzo Cabassi/ news CIPH-SOSO; Roberto Labanti]
martedì 28 ottobre 2008
Ottobre. MISCELLANEA
Prefazione
Daniel Fabre e Christian Hottin
L’expérience archéologique, une introduction
Claudie Voisenat
Maîtres du passé, maîtres du présent : les propriétaires de sites préhistoriques en habits de notables
Véronique Moulinié
Christiane Amiel
Claudie Voisenat
Lucie Desideri
Jean-Pierre Pessin
Michaël Jasmin
Les controverses sur l’Atlantide (1925-1940).
Pierre Lagrange
Gaetano Ciarcia
[info: Pierre Lagrange]
Questioni naturali, anomalie, ricerca scientifica italiana, e ricercatori precari
Quando parliamo di anomalie e di fenomeni rari che la scienza dovrebbe con la sua pratica integrare all'interno delle nostre conoscenze dovrebbe essere evidente che parliamo di ricerca scientifica, e non di una vaga epistemologia della natura: si parla di come sviluppare ricerca di confine.
Spesso ci si sorprende che l'iter di scientificazione di certi fenomeni, vedi ad esempio i Fulmini Globulari, abbia avuto bisogno di circa 150 anni per poter trovare una comunità scientifica attenta.
Se poi pensiamo alle Luci Sismiche, il ristretto interesse, dopo un centinaio di anni, fa porre una serie di domande circa la lentezza di approccio a certe tematiche del tipo "perché i sismologi mostrano così poco interesse a possibili precursori sismici?".
Gli Sprites dell'alta atmosfera, un fenomeno nuovo, ufficialmente riconosciuto dal 1989, solo nell'ultimo decennio hanno raccolto una rete di ricercatori internazionali attorno alla serie di problemi scientifici che questa famiglia di fenomeni pone.
Poi mi viene da pensare, e perché no, agli ufologi che da 60 anni insistono nella sterile polemica che accusa gli scienziati di non occuparsi di quella enorme massa di testimonianze che va sotto il nome di dossier Ufo.
La gente vede cose strane nel cielo e la scienza le ignora, gli ufologi sollecitano che sia svolto un lavoro standosene però fermi ad attendere che qualcosa succeda; nella migliore delle ipotesi catalogando questi che sono ancora dei non-oggetti.
Questa lentezza di approccio degli scienziati (e non solo la loro) può far ritenere a giusta ragione che non siamo mai stati "moderni", ma che nemmeno siamo mai stati "scientifici" nel nostro modus operandi.
Cosa c'entra la carenza di studio delle anomalie con i giovani (non troppo) ricercatori precari? Forse qualcosa sì.
La ricerca scientifica non è fatta di semplice desiderio di conoscenza, di astratta teoria, di creative ipotesi, etc..
Per essere sviluppata non ha bisogno solo di progetti, di laboratori, di strumenti, di scienziati, etc..
Tutte queste cose hanno bisogno di un contesto culturale, politico, e soprattutto economico che favorisca la scienza come tecnica rispetto a, che ne so, la contemplazione mistica o la filosofia.
Sta di fatto che si devono produrre fatti concreti abbastanza banali per potersi dire di produrre scienza: qualsiasi ricerca ha bisogno di finanziamenti, di vile denaro per la sua nobile causa (così apparentemente astratta).
E, questi finanziamenti alla base di qualsiasi ricerca sono una scelta tra le mille priorità che una collettività si dà nei suoi consumi: investo in laboratori piuttosto che in bocciofile (so che la scelta non è facile!).
Se si vuole scienza e progresso si deve investire in progetti e risorse umane.
Quando analizziamo la disattenzione della scienza rispetto ai nostri fenomeni/anomalie, all'apparenza marginali e non fruitful (quantomeno non immediatamente), dovremmo iniziare a guardare a questo fatto come ad una metafora dello stato dell'arte della ricerca italiana.
Ecco allora che ci accorgiamo che certe impossibilità di fare ricerca (e di mantenerla), hanno fondamenti politici, sociali, contestuali, che non solo rendono impossibili lo studio dei nostri argomenti di interesse, ma rendono impossibile anche la ricerca di lunga durata su qualsiasi argomento scientifico di più immediata utilità (risparmio energetico, salvataggio ecologico, etc.).
Forse è il caso di cominciare a convincerci che verso questi argomenti ai confini della scienza non vi è una censura del potere o un fantomatico complotto, ma un atteggiamento più generale e socialmente più complesso e tacitamente condiviso: questa società che pretende vivere la sua modernità nell'innovazione scientifica e tecnologica, ha per coloro che la dovrebbero produrre innovazione una specie di generalizzato rigetto sociale (da cui la fuga dei cervelli, i ristretti budget alla ricerca, l'inefficienza delle università e della scuola pubblica, la mancanza di strutture, ed infine il precariato dei giovani ricercatori).
La nostra società, in testa quest'ultimo governo in carica a continuare il cattivo esempio, sembra aver predisposto un vero complotto contro (la razionalità ed) il progresso, che a gran voce tutti politici affermano essere il motore del nostro sistema socio-industriale.
Quindi il vero complotto contro le anomalie (ed il motivo perché non sono oggetto di studio) risiede nella anomalia stessa della nostra società (ancor più evidente che in altri paesi) collocata ad un livello molto più ampio: la mancanza di una cultura della ricerca scientifica.
Questa mancanza, che sembra un fatto meramente tecnico, si traduce in una vera e propria mancanza di democrazia; quale società potrà mai essere quella che nel suo insieme considera il precariato nella ricerca come una "flessibilità", un accidente quasi necessario, e considera i suoi giovani scienziati e tecnologi come pedine sacrificabili e senza futuro?
Prendiamoci un intervallo di riflessione:
http://tv.repubblica.it/i-vostri-video/bologna-l-intervallo-dei-ricercatori/808684?ugc
Invece, chissà, un diverso atteggiamento verso la scienza potrebbe produrre da parte di giovani ricercatori messi in campo, e con bassi investimenti, una innovazione scientifica importante, magari inversamente proporzionale ai mezzi impiegati.
Nulla può far escludere che dallo studio del Fulmini Globulari non possa scaturire come risultato una energia nucleare più pulita, o che dalle Luci Sismiche si possano prevedere alla lunga i meccanismi dei terremoti, o infine che dagli Sprites si possa meglio comprendere il clima, etc..
E, perché no dagli Ufo.
lunedì 27 ottobre 2008
CAPRA SALTANS
mercoledì 15 ottobre 2008
TUNGUSKA 2008. UN ASTEROIDE COLPISCE LA TERRA, QUANDO IL PROSSIMO
Nei giorni 23/24 ottobre sarà organizzato dall'Osservatorio Astronomico (INAF) e dipartimento di Astronomia dell'Iniversità di Bologna, nonchè dall'ISMAR/CNR e dal CNR (Area della Ricerca), un convegno dedicato al problema di portata planetaria dei NEO (Near Earth Objects) e nello stesso tempo sarà proposta una rivisitazione della grande catastrofe di Tunguska avvenuta 100 anni fa, anche con una mostra di reperti originali.
giovedì 23 ottobre
http://www.bo.astro.it/universo/tunguska/
martedì 14 ottobre 2008
ILLUSTRAZIONE TRANSIENT LUMINOUS EVENTS
Una elencazione aggiornata alle ultime osservazioni scientifiche è offerta da Giuseppe Stilo sul Blog dell CIPH/SOSO .
Accanto a Gnomes et Trolls si è ultimamente aggiunta la possibilità di un nuovo fenomeno TLE, il TIGER (Transient Ionospheric Glow Emission in Red), sulla base di un rilevamento dello Space Shuttle del 2003.
1) Un interessante power-point in lingua tedesca: http://www.atmos.physik.uni-wuppertal.de/mitarbeiter/oberheide/oberheide_antrittsvorlesung_04_06_07.ppt
domenica 12 ottobre 2008
settembre 2008. TECNOLOGI ITALIANI AD HESSDALEN
http://www.sciencecamp.no/?ItemID=1168
[info Renzo Cabassi, CIPH; foto Jader Monari]
giovedì 25 settembre 2008
REPORT SULLA REALIZZAZIONE DI SOSO (Smart Optical Sensors Observatory)
giovedì 18 settembre 2008
14 settembre 2008. EUROSPRITE E SOSO
http://eurosprite.blogspot.com/2008_09_14_archive.html
[info: Anna Odzimek, EUROSPRITE]
lunedì 15 settembre 2008
settembre 2008. MISCELLANEA II
12 settembre 2008. REGISTRATI DA SOSO UNA SERIE NOTEVOLE DI 16 EVENTI SPRITES
http://eurosprite.blogspot.com/2008/07/july-30-31-6-sprites.html
http://eurosprite.blogspot.com/2008/08/1-2-august-italian-sprites-eye.html.
E' su questo ed altri progetti strumentali che il comitato CIPH sta lavorando, in relazione alla ricerca sui TLEs (Transient Luminous Events) e più in generale ai TLPA (Transient Luminous Phenomena in Atmosphere).
giovedì 11 settembre 2008
MISCELLANEA
http://www.liberation.fr/actualite/societe/351387.FR.php
Dalla fine di ottobre del 2007 sono stati immessi online, a cura della "Library and Archives Canada" le raccolte di tutti i documenti sugli UFO versati nel corso del tempo da quattro da quattro dipartimenti ed agenzie federali canadesi:
- Diparitmento della Difesa
- Dipartimento dei Trasporti
- Consiglio Nazionale delle Ricerche
- Polizia Reale a Cavallo
La pagina iniziale è questa:
http://www.collectionscanada.gc.ca/databases/ufo/index-e.html
Molti sono datati ma alcuni sono privi di data. Un altro patrimonio d'incalcolabile valore a disposizione per gli studi della ricerca razionale sui fenomeni UFO e sulla loro storia.
martedì 2 settembre 2008
SETI CONFERENCE A PARIGI. 22-26 settembre 2008
http://iaaseti.org/searchingforlife.htm
Sessione 2:
Chair: Florence Raulin-Cerceau, Museum Histoire Naturelle, Paris
Rapporteur: Jean-Pierre Rospars, INRA, Versailles
"SETI Italia 2008: On-going Searches and Future Prospects "
Montebugnoli Stelio, Monari Jader, Italy
Sessione 6:
Chair: Alexander Zaitsev, Russia
"SETI in the light of Terrestrial Biological Evolution"
Rospars Jean-Pierre, France
Sessione 10:
Lagrange Pierre, France
"Investigation and analysis of transient luminous phenomena in the low atmosphere of Hessdalen valley, Norway"
Hauge Bjorn Gitle, Norway
giovedì 28 agosto 2008
27 agosto 2008. SOSO NON FINISCE DI STUPIRCI
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/08/bolide-del-27-agosto.html
martedì 26 agosto 2008
MISCELLANEA AGOSTANA
Il libro presenta un'introduzione, "Veilleur d'Ar Men", di Bertrand Méheust.
La prefazione è dello studioso Jacques Vallée, mentre la post-fazione è di Geneviève Beduneau & Marie-Thérèse de Brosses.
Michel Aimé, che è venuto a mancare nel 1992, fu il fondatore della famosa rivista del mistero Planète e pioniere della disciplina ufologica. Il suo pensiero è stato profondo tanto che molti lo hanno definito "il filosofo degli Ufo".
[fonte: Daniel Benaroya per il GREPI e les Éditions Aldane; http://www.aldane.com/meheust.html]
Report on Aerial Phenomena Observed near the Channel Islands, UK, April 23 2007
Chiunque volesse avere informazioni precise circa l'indagine realizzata sul famoso caso UAP (Unidentified Aerial Phenomena) da Jean-Francois Baure, David Clarke, Paul Fuller & Martin Shough, può trovare la versione digitale PDF al link:
http://www.guernsey.uk-ufo.org/
[info: Jean-Pierre Pharabod, 3 agosto 2008]
1 agosto 2008. Nuovi Sprites sull'Italia Nord Occidentale
Lo studioso Roberto Labanti precisa sul Blog CIPH/SOSO le ultime informazioni circa eventi Sprites registrati sopra l'Italia, al link:
http://ciph-soso.blogspot.com/2008/08/nuovi-sprite-sullitalia-nord.html
Nuovi aggiornamenti al Blog FOTOCAT Project
Vicente-Juan Ballester Olmos aggiorna periodicamente il suo interessante progetto sulle foto di non-identificati: http://fotocat.blogspot.com/2008_08_07_archive.html.
Si riparla di un'osservazione Ufo del 1961, in Antartide
Il fatto era avvenuto il 16.03.1961 ed era stato testimoniato dal meteorologo brasiliano, Rubens Junquiera Villela che il 16 marzo 1961, in pieno giorno, dove oggi sorge la Stazione Comandante Ferraz, nella Baia dell'Ammiragliato, sull'isola di Re Giorgio, nell'Antartide, mentre stava entrando nello stretto Martel a bordo della nave
rompighiaccio "Glacier" della Marina statunitense, insieme a dei marinai vide un corpo ovale multicolore che si spostava lentamente in cielo a bassissima quota lasciando una scia arancione. Ne stimò la velocità in appena 80 km/h e a suo avviso aveva l'aspetto di una sorta di "luce solidificata". I dettagli della testimonianza di Villela, che è stato docente dell'Istituto di Astronomia, Geofisica e Scienze Atmosferiche dell'Università di San Paolo si possono leggere al link:
http://www.ufo.com.br/index.php?arquivo=notComp.php&id=3844
Villela ne aveva recentemente parlato anche altrove: Villela Rubens J., "A further Antarctic myth" [corrispondenza], Polar Record 44(1), gennaio 2008, pp. 83–84.
[info: Giuseppe Stilo e Roberto Labanti]
25 Agosto 2008. Strane nubi nello Spazio: NASA Science News
Dallo spazio, a bordo dell'International Space Station, gli astronauti hanno ripreso una delle migliori foto di nubi nottilucenti blu-elettriche.
Si tratta di un fenomeno ancora poco conosciuto: da dove vengono queste nubi e da risulta il loro effetto?
http://science.nasa.gov/headlines/y2008/25aug_nlc.htm?list1085368
[Info: Renzo Cabassi]
lunedì 18 agosto 2008
2 luglio 2008. GRIGNOD NEI PRESSI DI AOSTA, UN ALIANTE INCROCIA UN UAP
venerdì 18 luglio 2008
MISCELLANEA
1) Darack Ed, "Unlocking the Atmospheric Secrets of the Marfa Mistery Lights", vol. 61, nr. 3, riv. Weatherwise, maggio-giugno 2008, pp. 36-43.
NOTE
1) Vallisneri Antonio, "Tre lettere", in Calogerà Angelo, "Raccolta di opuscoli scientifici e filologici", tomo II, edito da Cristoforo Zane, Venezia, 1729, pp. 3-49.
[Fonti : agenzie ANSA, ADNKronos e APCom il 23 luglio 2008, e ad esempio
http://quotidianonet.ilsole24ore.com/2008/07/25/107040-fuoco_spontaneo_nelle_case.shtml]
[Ringrazio Renzo Cabassi e Roberto Labanti, per alcune informazioni bibliografiche]
martedì 15 luglio 2008
“Yo creo, vos ¿sabés?” RETORICA DELLA CREDENZA NEI DISCORSI SOCIALI [recensione di Nico Conti]
L’opera fa parte di una collana intitolata"Narrativa, identitad y memoria".
Si tratta di un insieme di lavori specialistici che cerca di ristabilire un ricongiungimento tra i modi di pensare la conoscenza messi in atto da una parte da coloro che "sanno" in funzione di fatti e di prove oggettive (gli scienziati) e dall’altra da coloro che "credono" e che, almeno in apparenza, pensano in forma acritica, e conseguentemente pensano che ciò che sanno è certo.
Questa netta differenziazione tra colto e popolare, è stata messa in atto come sappiamo nel XVIII, nell’ambito di una cultura borghese emergente.
Da quel momento i fatti sono diventati fatti oggettivi solo attraverso un certo modo ordinato di formulare il discorso scientifico, e di comprovarli con testimoni degni di fede e con il ricorso ad esperimenti controllati strumentalmente.
Ma come rileva in una breve introduzione all’opera Anna Maria Dupey, direttrice della Sezione Folklore dell’Istituto di Scienza Antropologica dell’Università di Buenos Aires, già Antonio Gramsci aveva riformulato questa dicotomia non in termini di differenza ma di disuguaglianza tra il potere detenuto dal sapere ufficiale e quello popolare (p. 9). Non si tratta quindi di un sistema vero contrapposto ad uno falso, ma di "modi distinti di elaborare le concezioni" in relazione alla "costruzione dell’egemonia".
Sono queste affermazioni sociologiche estremamente forti, che comunque prevedono per alcune conoscenze rispetto ad altre una migliore funzionalità nell’ambito di un determinato gruppo sociale o contesto sociale.
Per assurdo, a ben vedere, la realtà è meglio descritta come oggettiva dal mondo magico, dove tutto può stare insieme, piuttosto che dal mondo scientifico dove i fatti stanno insieme solo se riferiti a predeterminati sistemi o insiemi di regole.
Contrariamente la visione scientifica sembra fare funzionare meglio i fatti tra di loro, quei fatti che servono nell’attuale contesto storico ad estendere i nostri sensi per meglio comprendere la realtà.
La presente antologia è quindi il frutto di un lavoro interdisciplinare di studiosi di antropologia, scienze della comunicazione, lettere, museologia e psicologia al fine di analizzare la costruzione delle credenze e dei discorsi sociali: si tratta di diversi "itinerari concettuali", come li definisce Maria Inés Paillero, che stabiliscono il carattere plurale delle credenze ed il valore di verità come si va costruendo attraverso il discorso intersoggettivo (p. 11 e p. 17).
Ci si potrebbe domandare cosa abbia a che fare un libro come "Yo creo, vos ¿sabés?" con l’argomento principale, qui trattato, ovvero quello dei "fenomeni luminosi transitori in atmosfera" e più in generale delle cosiddette "anomalie".
La presenza dell’articolo di Patricio Parente, "Narrativas Ovni, "luces malas" y proyectos cientìficos" (pp. 61-81) che analizza la dinamica tra credenze e discorso scientifico in relazione agli Ufo è solo una risposta parziale.
Più in generale l’antropologo Ryan J. Cook si domanda, nel suo prologo, a quale interesse risponda il voler mantenere la dicotomia credenza/conoscenza. Questa divisione esiste realmente? Essa sembra essere basata sulla tautologia che la conoscenza scientifica, nell’epistemologia classica, è una credenza veritiera e giustificata (p. 14).
Queste domande riguardano direttamente il nostro problema delle "anomalie", fatti che sembrano per loro costituzione stare esattamente al confine tra conoscenze popolari e conoscenze scientifiche, elementi apolidi nelle acque extraterritoriali dei diversi modi di conoscenza della realtà.
Grazie allo studio multidisciplinare di "Yo creo, vos ¿sabés?" la credenza si converte nell’affermazione di uno dei tanti mondi possibili non meno veritiero o meno funzionale all’interno del suo collettivo sociale di quanto non lo sia la scienza all’interno del proprio (p. 15).
La credenza è studiata come modalizzazione della "certezza", ed essa è per Paillero il modo in cui il soggetto si posiziona rispetto ad uno stato di cose il cui valore di verità è sostenuto a partire da una adesione personale o interpersonale.
Esiste a ben vedere uno stretto vincolo tra credenza, conoscenza e rappresentazione culturale.
Per Paillero la credenza è infine un processo di costruzione di un "mondo possibile" fittivo, che può essere studiato attraverso l’analisi di ciò che definisce la "matrice narrativa" (p. 32).
Il lavoro di analisi che svolge Palleiro, analizzando la narrativa dei cangaceiros non è molto dissimile dall’indagine svolta sul terreno da Parente, ivi compresa quella presso gli scienziati del Complesso Astronomico "El Leoncilo" in Barreal.
Esiste una narrativa scientifica che serve a rendere il racconto della scienza un "mondo possibile" fattivo.
Anche se, ad essere precisi, il lavoro di Parente è principalmente concentrato sulle tensioni e sulle articolazioni tra due differenti narrative: quelle basate su esperienze personali e quelle del discorso scientifico a riguardo degli Ufo e delle "Luces Malas" sul territorio di Callingasta.
Testimonianze inusuali e straordinarie, generano inizialmente un campo di incertezza dove convergono diverse posizioni che cercano di risolvere il problema della credibilità posto da queste osservazioni: assistiamo ad un conflitto tra ciò che in una società è considerato vero o falso, tra opinioni riconosciute come legittime o meno (p. 61).
Il titolo dell’opera è volutamente provocatorio, soprattutto se riferito al contesto accademico in cui è pubblicato, ed in considerazione del fatto che a svettare in copertina è una frase dialettale (e non facente parte di quello che dovrebbe essere un doveroso linguaggio scientifico) che più o meno suona così: "Io credo mentre voi sapreste?".
Questo titolo non mancherà di offendere qualche sociologo e qualche razionalista.
Esso infatti non sembra fare appello solo ad una mitica saggezza popolare, quella ad es. che si vuole contenuta nei proverbi, ma sembra una vera e propria rivendicazione per la legittimazione di saperi altri, non ufficiali, minoritari, diversi.
Per quanto riguarda l’argomento dell’affermazione di supposti fenomeni nuovi e/o sconosciuti in atmosfera, questa richiesta di simmetricità contenuta nel titolo, può forse aiutarci a dimostrare che esiste anche un’altra possibilità, ovvero l’alternativa possibile che entrambi questi attori si sbaglino, sia coloro che negano ogni possibilità di esistenza scientifica agli Ufo sia coloro che credono che si tratti di "luci malvagie" legate al mondo del soprannaturale.
La scienza ufficiale per demistificare la narrativa Ufo (l’esistenza degli Ufo) ha fatto spesso ricorso all’argomento della mancanza di elementi validi per attuare una analisi di tipo scientifico (retorica scettica).
L’analisi delle testimonianze nell’area di Callingasta ha evidenziato che dietro la descrizione di Ufo (genericamente intesi come oggetti volanti non-identificati) vi erano una serie di testimonianze distinte, generalmente caratterizzate dal loro legame con la credenza nel soprannaturale.
L’equiparazione di queste osservazioni con esseri extraterrestri sembrava piuttosto una significazione data in una fase successiva al fine di una credibilità sociale. Ciò che avviene a Callingasta è per Parente un meccanismo in tutto simile a quanto avviene in altre parti del mondo. I testimoni rendono conto delle loro osservazioni di fenomeni in prevalenza luminosi (flashes, luci colorate, etc.), che sembrano avere maggiore frequenza in località specifiche.
Spesso a questi episodi di luci strane i narratori attribuiscono un comportamento intenzionale. Come nell’antico folklore dei fuochi fatui (che localmente e col passare del tempo hanno assunto varie terminologie popolari) queste "luces malas" argentine seguono, anticipano, rincorrono, scavalcano, si mostrano all’occasionale testimone.
Precisa Parente: "In questo modo, le relazioni umane permettono un modello di mondo possibile, utilizzando la forma metaforica per caratterizzare la dinamica di questi eventi" (p.64).
Quando i diversi narratori devono presentare una spiegazione di ciò che hanno visto, ne scaturiscono due o tre spiegazioni ricorrenti, secondo il loro ambito sociale.
Per i camioneros di passaggio le luci sono riferibili a "cosa di Ufo", ossia alternativamente non-identificabili o esseri extraterrestri.
Il confine tra queste categorie di narratori risulta comunque molto flessibile.
Vi sono anche coloro che concedono un grado di verosimiglianza a queste osservazioni, ma che non sono disposti a concedere loro uno status di "anomalia".
Chi poi assume l’ipotesi esplicativa degli Ufo, simultaneamente squalifica ogni associazione del fenomeno con la "luz mala" o il diavolo, mentre altri usano termini più generici come "le auto che non sono auto"…
Spesso nella zona queste apparizioni luminose sono considerate quasi come "un elemento del paesaggio naturale" (p. 65).
Parente non può fare a meno di rilevare una relazione tra le testimonianze Ufo e gli antichi racconti di folklore tradizionali (come aveva già fatto Bertrand Mehéust), ma osserva anche che ciò che i testimoni descrivono è molto simile, pur nelle differenti località, mentre cambia l'interpretazione più o meno drammatica a seconda delle regioni interessate.
Decisamente tragica è la valutazione del fenomeno che si raccoglie nel nord della provincia de La Pampa, che mette in campo esseri di altri mondi, probabilmente favorita dal modo di circolazione delle notizie locali, attraverso mezzi che comprendono anche diari e pagine su internet.
Ma l'obbiettivo della narrativa Ufo, contrariamente a quella del folklore tradizionale, sembra essere quello di convincere i riceventi circa l'autenticità dei fatti riportati (la veridicità del racconto inverosimile).
Nella analisi delle testimonianze della valle di Callingasta assume una sua importanza anche la "varietà" della tipologia dei testimoni, che prevede anche "attori socialmente rappresentati come osservatori qualificati".
E' proprio il caso dei baqueanos, la cui autorità deriva dal loro dominio razionalizzato del territorio: essi infatti sono ritenuti come i testimoni più predisposti alle osservazioni di luci.
Ma la legittimità discorsiva dipende anche da altri elementi quali la percezione dei fatti da parte delle autorità, ed in particolare di quelle scientifiche (pp. 66-69).
E' in considerazione di questi diversi poli di legittimazione che Parente prende in considerazione il Progetto Hessdalen, messo in opera nella valle norvegese per lo studio di luci simili a quelle di Callingasta, a partire dagli anni 80, appoggiandosi su una ricerca scientifica di tipo tradizionale (strumentale). Parente sottolinea però trattarsi in qualche modo di un discorso scientifico eterodosso con una sua propria retorica.
Si tratta di una iniziativa, nel panorama di comprensione scientifica delle "luci", praticamente unica, per continuità ed impegno nella ricerca. Il che deve fare riflettere.
Parente precisa come il supposto fenomeno assume diverse terminologie: luci di Hessdalen, fenomeno Hessdalen, earthlights, luci notturne anomale, etc., e questo mostra una costruzione discorsiva rivolta ad uno studio empirico di "evidenze" che rientrano nel campo della scienza, senza comunque dimenticare le testimonianze orali, che la scienza ortodossa tenderebbe a porre piuttosto nel campo della credenza (pp. 69-73).
A questo punto Parente introduce il discorso messo in atto dal Progetto SETI, per la ricerca nello spazio di segnali radio extraterrestri, che gli interessa esplorare in quanto "costruzione discorsiva di un mondo possibile".
Gli scienziati che tendono ad avvalorare il Progetto SETI come discorso scientifico hanno spesso un’attitudine ironica nel confronto delle storie di Ufo, "storie di omini verdi", anche se non sempre i testimoni identificano i loro avvistamenti in senso extraterrestre.
Questo meccanismo di valutazione messo in atto dalla retorica selettiva della evidenza (o della non-evidenza, visto che anche i dati SETI non indicano segnali extraterrestri comprovati), è per Parente un aspetto molto importante del processo sociale di costruzione discorsiva della credenza e della scienza (pp. 73-77).
In altre parole potremmo concludere, per analogia con "Yo creo, vos ¿sabés?", che i testimoni credono agli Ufo, mentre gli astronomi sanno a proposito degli extraterrestri…
Ogni credenza sottende quindi un concetto di "certezza", e la sua espressione può riguardare (come già aveva indicato David Hufford a riguardo della credenza negli spiriti) ogni tipo di livello sociale, senza alcuna distinzione di categoria economica, culturale o geografica.
Siamo dunque di fronte al concetto di sapere e di rappresentazione della realtà come diversi "mondi possibili", non forzatamente dotati di verità, ma verosimiglianza, e dove la costruzione di modelli di mondo è una delle principali attività mentali e la narrazione (scientifica, folklorica, letteraria, etc.) è una "modalità cognitiva di organizzazione della esperienza" (Paillero) (pp. 221-223).
E’ inevitabile quindi che vi siano similitudini tra le strategie di legittimazione poste in atto ad es. nella narrativa delle esperienze personali Ufo e in quelle attinenti il discorso degli specialisti delle scienze.
L’analisi di Parente ha messo allo scoperto questi punti in comune (p. 246).
Palliero Maria Inés [a cura di], "Yo creo, vos ¿sabés?" retóricas del creer en lo discursos sociales", Grupo EPIF (www.grupoepif.com.ar), Università di Buenos Aires, Facoltà di Lettere e Filosofia, 2008.
mercoledì 25 giugno 2008
IMPLEMENTAZIONE DELLA STAZIONE DI MONITORAGGIO SOSO
Entrambe le telecamere poste a Idice sono ora controllate a livello di temperatura, ed i dati sono esposti in una pagina del sito web di SOSO.
Data la struttura privata e volontaristica del comitato CIPH si tratta di un investimento enorme in numero di ore/uomo che è difficile immaginare e che gli articoli tecnici possono indicare solo in modo assai generico.
Nelle immagini qui accanto vedete i nuovi strumenti e Massimo Silvestri (alla fine dei lavori ed in un momento di meritato riposo).
[ulteriori informazioni alla URL: http://www.ciph-soso.net/]
MISCELLANEA nr. 2
Il fatto risale al 31 ottobre 2007, quando l'oggetto ha sfiorato la cabina di pilotaggio.
Il pilota Marin Mitrica, del MIG 21, è riuscito a filmare l'accaduto con la telecamera di bordo.
Il filmato mostra oggetti solidi sui quali sono state fatte diverse ipotesi: uccelli, ghiaccio, pezzi di aeroplano, o un meteorite.
Adesso il tutto è sotto indagine del comitato sicurezza europeo delle forze aeree (SCEAF).
[fonte: http://mensnewsdaily.com/2008/06/13/romanian-fighter-jet-hit-by-ufos/]
20 giugno 2008. PALLE DI FUOCO CATTURATE IN UN VIDEO DA UNA COPPIA DI PASADENA
Il giornale Tampa Tribune pubblica la notizia (20 giugno 2008), a firma di Stephen Thompson, di due fidanzati, Charles Marcum e la sua compagna, che filmano alcune palle di fuoco, mentre erano al balcone di una abitazione di Pasadena:
http://www2.tbo.com/content/2008/jun/20/pasadena-couple-capture-ufo-fireballs-video/
La prima palla di fuoco sparisce e se ne aggiunge un'altra che poi sparisce anch'essa lasciando spazio ad una terza…
L'aeronautica attraverso il suo portavoce luogotenente Rebecca Heyse, della base MacDill Air Force, ha affermato che tutti i suoi aerei erano a terra e non ha dato altre spiegazioni del fatto.
La testimonianza della coppia non è stata seguita da altre testimonianze.
Il video che non da spazio ad alcuna interpretazione è visibile qui:
http://www.tbo.com/video/xml/MGBEHOM8PHF.html
[info di: Grégory Gutierez]
20 giugno 2008. UN ELICOTTERO INGLESE EVITA LA COLLISIONE CON UN UFO
La notizia di agenzia stampa viene diffusa in Europa (ad es. in Italia dall'agenzia ANSA) a partire dalla Gran Bretagna, dove un elicottero della polizia ha rischiato di scontrarsi con un oggetto volante non identificato, il 7 giugno 2008 (in alcune versioni l'8), vicino ad una base militare in Galles. Tre agenti a bordo hanno raccontato che l'oggetto era di forma circolare con lampeggianti tutt'intorno, e che venendo loro incontro, ha obbligato il pilota ad una manovra repentina per evitare l'impatto. L'elicottero si è poi lanciato all'inseguimento fintanto che non si è esaurito il carburante.
In Francia la notizia è stata ripresa anche dalla televisione TF 1 :
http://tf1.lci.fr/infos/insolite/0,,3885314,00-rencontre-troisieme-type-dans-ciel-britannique-.html
Pare che l'ufologo Nick Pope stia inchiestando questo caso.
Ecco come la notizia è stata riportata su di un blog ufologico:
http://ufoblogger.blogspot.com/2008/06/police-chase-ufo-over-cardiffuk.html
Infine un esempio di come la notizia è stata riportata dalla stampa italiana:
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/esteri/200806articoli/33949girata.asp
o anche:
http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_giugno_20/poliziotti_inglesi_80e988f6-3ecb-11dd-ae8f-00144f02aabc.shtml
Questo caso, che presenta una serie di aspetti interessanti da considerare, ha già innescato le solite diatribe tra ufologi.
25 giugno 2008. LA PSICOSI UFO
Ogniqualvolta si ha una ondata di avvistamenti Ufo, i media tendono a parlare di "psicosi". Evidentemente si tratta di un abuso di termini di chi tende a spiegare certe situazioni come frutto dell'irrazionale.
La spiegazione è molto più semplice e ne abbiamo un esempio nel caso inglese e nei successivi avvistamenti. Un caso eclatante come quello del mancato impatto dell'elicottero inglese, a seguito della pubblicità mediatica, mette in moto una particolare attenzione del pubblico ed altre testimonianze vengono alla luce.
Non vi è niente di psicotico in tutto questo.
In Inghilterra il 25 giugno 2008 compare sulle pagine dei giornali un altro avvistamento sulle pagine del quotidiano tabloid il "Sun", vedi l'agenzia stampa seguente:
http://www.agi.it/estero/notizie/200806251130-est-rt11040-art.html
Alcuni soldati della caserma di Tern Hill a Market Drayton, nello Shropshire, il 7 giugno stesso, dichiarano di aver avvistato tredici Ufo mentre erano di pattuglia e di averli ripresi col telefonino.
Mark Proctor ha dichiarato che gli oggetti zigzagavano rapidamente ma era riuscito comunque a filmarne due prima di vederli scomparire. Erano come cubi rotanti di molteplici colori.
Diversa la versione di un altro militare che ha stimato in 30 il numero degli oggetti non identificati.
[Info di: Gildo Personé e Antonio Rampulla sulla MailingList Ufo-italia ; Gildas Bourdais sulla ML Magonie]