venerdì 30 aprile 2010

Aprile 2010. Il progetto GAM e la raccolta dati di UAP

L' "UAP Observations Reporting Scheme" diretto da Philippe Ailleris (del cui lavoro abbiamo già parlato in queste pagine) ha partecipato nel mese di Aprile al progetto GAM (Global Astronomy Month, 2010) organizzato dalla associazione AWB ( Astronomers Without Borders).
Il GAM è un'ulteriore occasione per porre enfasi sull'argomento UAP (Unidentified Aerial Phenomena), ed un'opportunità di raccolta di dati.

[info: Renzo Cabassi, CIPH-SOSO]

lunedì 26 aprile 2010

SARA' VERO

[recensione breve di Nico Conti]

"Il mondo moderno, disincantato e informato,
non ha perduto, a quanto pare, il gusto dell'affabulazione"

(Errico Buonanno, "Sarà Vero")


Quale ragione mi porta a parlare del saggio dello studioso Errico Buonanno,
"Sarà Vero. La menzogna al potere", in questo mio Blog che tratta di anomalie scientifiche, apparentemente così lontane dai temi della "verità" e del "potere"?

Innanzi tutto perché il confine tra scienza e parascienze spesso viene rudemente tracciato dall'affermazione che sul fronte della scienza starebbe la "verità", attestata da un metodo scientifico, mentre sul fronte opposto troveremmo solo le menzogne di certi cultori delle credenze e delle pseudoscienze (così vengono definite le parascienze quando si deve tranciare una netta divisione con la scienza "vera").

In tal senso può essere utile il riferimento alla figura di Giordano Bruno contenuta in "Sarà Vero" che, anche a rischio di diventare una agiografia di eroe della "modernità", illustra bene come il confine tra le materie dell'astrologia e dell'astronomia non esistesse ancora, ed anzi fosse proprio questa assenza una delle forze propulsive del nuovo modo nascente di fare scienza.
Dunque sappiamo che la separazione tra scienza e ciò che non lo è, è illusoria e contingente, e come il potere sia messo in campo anche nel fare scienza laddove sembra si faccia ricorso solo a concetti molto astratti e freddi come metodo, verità, esperimento, oggettività, teorie, modelli, etc.
Quindi anche la scienza è la manifestazione di un determinato potere sulla società, ovvero si tratta dell'influenza di un ben determinato collettivo sul resto della collettività, che si estrinseca attraverso: autorità scientifica, capacità di veicolare determinate ipotesi, ufficialità delle ipotesi, regolazione del dibattito, capacità di fare ed agire in gruppo, rispettabilità acquisita con la carriera accademica, successi pregressi ed ortodossia, riviste scientifiche e
referee, retoriche, mezzi finanziari, etc...

In realtà Buonanno fa pochi riferimento al mondo scientifico; in particolare ci interessa quello circa la costruzione della prova: Il cranio di Pildown.
Ovviamente, come sappiamo, anche qui si tratta di un falso che ha funzionato per parecchi anni.
Charles Dawson, nel 1912, si inventa il ritrovamento dell'"anello mancante", il passaggio tra l'uomo e la scimmia a cui il mondo scientifico si stava dedicando in quel periodo.
Ecco finalmente arrivare la prova delle teorie darwiniane che invece di essere scovata a Giava, stavolta si trova proprio sotto casa.
La
Geological Society di Londra rimane affascinata da tale scoperta che riporta l'origine della specie umana proprio in Inghilterra.
Si tratta della più grande scoperta della Storia della Paleontologia. Peccato che dal 1950 in poi comincino a sorgere i primi dubbi: ritrovamenti in Africa e Cina incompatibili con quel teschio, ulteriori analisi, etc... (pp. 301-302).

Sulla menzogna in ambito scientifico e su come essa possa resistere alla razionalità degli scienziati, Buonanno avrebbe potuto scrivere un altro libro, altrettanto ponderoso, ma il suo vuole essere piuttosto un libro sulla Storia politica delle nazioni, ed anche il cranio dell'"Uomo di Pildown" più che appartenere alla geologia, appartiene alla storiografia della Gran Bretagna, al suo nazionalismo, alle sue conquiste coloniali.
Un teschio di ominide trovato nella vecchia Inghilterra, non solo ribalta le concezioni scientifiche, ma per diversi anni le intere radici di un popolo: l'anello mancante ha cittadinanza inglese, gli inglesi hanno colonizzato l'intera specie umana.

Le tesi sulla "menzogna", proposte con grande dovizia bibliografica da Buonanno, possono esserci utili a capire come anche in ambito scientifico giocano le storie ed i fatti, più o meno veri, per oggettivizzare il mondo reale.

Buonanno attraversa la Storia con la "S" maiuscola, inanellando piccole storie di falsi e di ordinaria menzogna, storielle che finiscono però per essere vere negli effetti che provocano anche in modo tragico.
Piccoli complotti, inganni e falsi documenti contribuiscono a stabilire decisioni nei momenti decisivi della Storia, tanto che da una lettura superficiale potrebbe apparire logico pensare che siamo vittime di un Grande Complotto organizzato da onnipotenti organizzazioni segrete.
Invece l'analisi dell'intreccio di questi piccoli complotti, in origine di piccolo cabotaggio, di cui si conosce il più delle volte il colpevole, e le meschine ragioni personali per cui sono state approssimativamente architettate, ci svelano una trama narrativa di una banalità estrema ma le cui conseguenze storiche non sono affatto banali.

Buonanno parte dalla storia del Prete Gianni, un fantomatico re delle Indie che aveva inviato lettere a tutti i potenti del mondo, per arrivare fino ai giorni nostri con i falsi
"Protocolli dei Savi di Sion", trovando il filo di Arianna, che senza soluzione di continuità e districandosi per mille rivoli di falsità, traccia il percorso tragicomico della Storia.

Il fantasma di associazioni inesistenti come i Rosacroce piuttosto che gli Illuminati, si lega strettamente alla Storia, e finisce per giustificare l'esistenza di un Grande Complotto anche nel giudizio di alcuni potenti (Napoleone, Hitler, etc.) che finiscono per credervi e farne parte costituente della cultura delle loro strategie di dominazione.

Le fondamenta pratiche della cultura del complottismo sembrano trovare le loro radici nella traduzione secentesca del testo dei
"Monita Secreta" (1614) che Buonanno considera il prototipo di ogni futura teoria del complotto.
Questo documento a partire da Cracovia iniziò ad attraversare tutta l'Europa "... fungendo da prova indiscussa contro le trame dei malvagi gesuiti" (p. 109).
Dopo solo un anno il falsario aveva già un nome, ma ciò non impedì il procrastinarsi del successo di questo falso documento.
Le origini del complottismo sono anche precedenti, quando nel 1321 i lebbrosi, in tutto il regno di Francia, furono imprigionati e condannati a morte dal papa poiché avevano confessato di cospirare per uccidere persone sane e per conquistare il mondo intero.

Quanto ai
Monita secreta essi ebbero una fama prolungata nei secoli, naturalmente corretti, ampliati e resi più aspri nelle ristampe dei successivi cinquant'anni.
Addirittura, si contano 72 ristampe ancora nell'Ottocento.
Per un lungo periodo i nemici da colpire erano stati i famigerati Gesuiti: erano loro all'origine del Grande Complotto di dominazione del mondo.
Poi fu di nuovo il momento degli Illuminati che, in seguito ai tanti supposti complotti delle origini, furono in seguito anche accusati di essere i manovratori della rivoluzione Francese.
Periodicamente a distanza di anni gli Illuminati furono considerati coloro che tramavano ogni sorta di manovra occulta di potere.
Negli anni Venti del secolo scorso vi fu, soprattutto negli Stati Uniti, chi denunciò la presenza degli Illuminati dietro la rivoluzione russa.
Quindi nel 1937 un antisemita di nome Gerald Winrod assicurò che gli Illuminati erano ebrei, e che quindi la dittatura di Mosca era ebraica. Era cambiato il nemico.
Attraverso un insieme di narrative interlacciate tra loro, che Bonanno descrive con una infinità di dettagli e di riferimenti, il nemico va via via modificandosi secondo la necessità della Storia e dei potenti di turno.

La trama intricata che Buonanno ci mostra significa forse che i complotti non esistono? Spiega Buonanno: "Volendo essere obiettivi , non ci si stanca di ripetere che storicamente i complotti
esistono: le nazioni in lotta sono da sempre ricorse a agenti, sotterfugi, piani segreti con cui colpire l'avversario in modo astuto e invisibile. Ciò che sorprende casomai- e ciò che distingue un complotto concreto dalle teorie di che ci tormentano da quattrocento anni -, è il paradosso in cui si cade: analizzando i grandi falsi che hanno segnato la storia della diplomazia moderna, si può notare come il complotto più efficace mai messo in atto da uno Stato sia proprio quello di far credere all'opinione pubblica che il suo nemico stia complottando su scala mondiale" (pp. 233-234).

Giungiamo così all'analisi dei
"Protocolli dei Savi di Sion", documento che sfrutta ancora una volta lo "stratagemma del 'manoscritto ritrovato'" (p. 268) .
I
"Protocolli dei Savi di Sion" hanno posto le basi alle pagine più drammatiche della nostra Storia fornendo una vera e propria licenza al genocidio degli ebrei da parte del nazi-fascismo.
Adolf Hitler scrisse nel suo
"Mein Kampf" di come i Protocolli rivelavano "con orrenda sicurezza la natura e l'attività del popolo ebraico".
In conclusione, secondo le parole di Buonanno: "Ecco che dunque un falso piano di dominazione si trasformava in realtà storica proprio per mano di coloro che impugnavano i
Protocolli per gridare al pericolo giudaico. Temendo un regime spietato, l'Europa se ne costruiva un altro: davvero quella 'parola energica e potente - dittatura' vedeva la luce sul mondo occidentale, e ciò avveniva con la scusa di contrastare una seconda dittatura, perfettamente immaginaria!" (p. 292).

E, non si pensi che, con questa tragedia della Storia, i falsi
"Protocolli dei Savi di Sion" abbiano concluso il loro cammino di giustificazione dell'antisemitismo!
Ma questo ed altro lo lascio alla lettura approfondita di
"Sarà vero".

Errico Buonanno, "Sarà Vero. La menzogna al potere. Falsi, sospetti e bufale che hanno fatto la storia", Stile Libero, Enaudi, 2009, pp. 363

venerdì 23 aprile 2010

APRILE 2010. MISCELLANEA II

14 Aprile 2010. La sonda Cassini della NASA osserva fulmini su Saturno
La sonda Cassini ha catturato una serie di immagini di fulmini su Saturno, che gli scienziati hanno riportato su un filmato con i correlati suoni caratteristici nella banda delle VLF (Very Low Frequency).
Si tratta della prima volta che si ottiene questa correlazione tra immagini e VLF, e che si dimostra pienamente l'osservazione di fulmini su quel pianeta.
Questi fulmini di Saturno sono potenti almeno quanto quelli della Terra, se non addirittura superiori, anche se la loro ricorrenza è inferiore a quelli terrestri.
La prima immagine di fulmini su Saturno era stata catturata nell'Agosto 2009.
Sul sito della NASA, sono reperibili ulteriori informazioni.

[Fonte: NASA, http://www.jpl.nasa.gov/news/news.cfm?release=2010-129]

Louis Hissink's Crazy World
Il geologo Louis Hissink (Perth, Australia), editor della riv. Australian Inst. Geoscientists Newsletter, pubblica un interessante blog, dal titolo "pazzo mondo", con un sottile sottotitolo: "A space in which heresies of the scientific kind are aired".
Mi rammarico di non avere il tempo per approfondire tutto ciò che ha scritto.

Una interessante discussione, potrebbe scaturire dal modo in cui Hissink formula la differenza tra scienze e "pseudoscienze", infatti egli afferma nel suo blog:

"In science we test by physical experiment. In pseudoscience we test by intellectual debate" (7 settembre 2009)

Se questa separazione in teoria può funzionare noi sappiamo che nella pratica scientifica questi due ambiti non sono affatto così semplicemente separati/separabili.

[Fonte:Louis Hissink's Crazy World, http://geoplasma.spaces.live.com/]

Marzo 2010. La rivista online NCGTN pubblica un editoriale sulle previsioni dei terremoti
Dong Choi, editor della riv. NCFTN (New Concepts in Global Tectonics Newsletter) tratta delle previsioni dei terremoti sul suo nr. 54 (Marzo 2010), titolando: "More Earthquakes, more dead: why can't we predict earthquake?".

Ogniqualvolta capita un nuovo terremoto, si aggiungono nuovi morti; perchè non possiamo prevedere i terremoti? Choi si pone questa domanda constatando che le ricerche dei sismologi si susseguono ma resta l'impossibilità di prevedere i terremoti, e aumenta tra i sismologi di oggi la confusione ed il pessimismo.

Egli è convinto che la collisione e la subsidenza delle placche tettoniche non siano la causa dell'attività tettonica nella parte meno profonda della superficie terrestre e che quindi, se è vero che la mappatura delle faglie e la misurazione dello stress sono comunque utili, questi elementi non possono condurre gli scienziati alla predizione dei terremoti.
La vera energia che triggera le vibrazioni del terreno e le attività magmatiche sarebbe nel mantello.
Detto questo, Choi sottolinea che vi sono una serie di elementi nei maggiori terremoti (precursory signs) che devono essere tutti utilizzati con la massima apertura mentale per poter giungere ad una più accurata previsione, senza neanche escludere ad es. un'ipotesi come quella del geologo Valentino Straser circa l'allineamento dei pianeti in relazione ai terremoti.

[Info: Renzo Cabassi; fonte: http://geoplasma.spaces.live.com/blog/cns!C00F2616F39D0B2B!1062.entry]

martedì 20 aprile 2010

Aprile 2010. LUMINOSITA' MARINE ANOMALE: IL PUNTO DI HUYGHE SU EDGESCIENCE

L'associazione Society for Scientific Exploration, che raggruppa scienziati e studiosi di fenomeni inspiegati ed inusuali, pubblica nel numero di Aprile-Giugno della propria rivista EdgeScience , un articolo di Patrick Huyghe sulle luminosità marine anomale:

Huyghe Patrick, "Reports of Luminous Seas", riv. EdgeScience, nr. 3, Aprile-Giugno, 2010, pp. 13-16.

L'articolo tratta di una serie di testimonianze e della convinzione di alcuni scienziati ed oceanografi circa il fatto che questo fenomeno di bioluminescenza marina esista anche se è difficile dimostrarlo scientificamente.

In queste pagine si ricorda che lo studioso e divulgatore scientifico William R. Corliss, autore di "Lightning, Auroras, Nocturnal Lights and Related Luminous Phenomena", già da tempo ha raccolto numerosi avvistamenti tratti dalle osservazioni presenti nella letteratura scientifica della marina metereologica. Già Corliss spiegava che tale fenomeno è uno dei tanti praticamente trascurati dalla scienza.

[Info Roberto Labanti; fonte: http://www.scientificexploration.org/edgescienc/edgescience_03.pdf; per una immagine satellitare del fenomeno vedi: http://aem.asm.org/content/vol72/issue4/cover.dtl ]

lunedì 19 aprile 2010

MEETING ANNUALE DEI GEOSCIENZIATI EUROPEI (EGU) A VIENNA, IL 2-7 MAGGIO 2010; SI PARLERA' DEL GIGANTIC JET ITALIANO.

Tra il 2 ed il 7 Maggio 2010 i geoscienziati europei si incontrano per il convegno annuale dell'European Geoscience Union (EGU) a Vienna:
http://meetings.copernicus.org/egu2010/
Durante questo convegno, il mercoledì 5 Maggio 2010, Oscar van der Velde, Enrico Arnone , Ferruccio Zanotti , ed il GJ-Italy Team, presenteranno un'analisi del Gigantic Jet registrato da Ferruccio Zanotti (dell'Italian Meteor and TLE Network) il 12 Dicembre 2009.
Il Gigantic Jet, sviluppatosi ad Ovest di Ajaccio (Corsica) ha raggiunto una altitudine massima di 95 km con un fenomeno di "Trailing Jet" tra i 37 ed i 59 km.
Durante la fase del "Trailing Jet" si è sviluppato uno Sprite a corona (più basso del solito) ed un Halo a livello del Gigantic Jet (triggerato con un fulmine da nuvola a terreno).
Quattro minuti dopo l'evento principale si era formato un Elve straordinariamente brillante ed uno Sprite nella stessa posizione.
Una serie di analisi circa segnali ELF/VLF e risonanze di Schumann, ed eventuali altri dati saranno presentati durante la loro conferenza: "Multi-Instrumental Observations of a Gigantic Jet Produced by a Winter Thunderstorm in Europe".

[Info: Renzo Cabassi (CIPH-SOSO)]

giovedì 15 aprile 2010

Aprile 2010. MISCELLANEA

17-19 Marzo 2010. Maria Ines Palleiro tratta delle retoriche dello "straordinario" al Primo Colloquio Nazionale di Retorica (Buenos Aires)
Quando si tratta di narrazioni orali circa lo "straordinario" in realtà trattiamo di anomalie nella loro teorizzazione prescientifica.
Maria Ines Palleiro (UBA/CONICET; Argentina), durante il convegno "I Coloquio Nacional de Retórica, 17 -19 marzo 2010, organizzato dalla Facultad de Filosofía y Letras de la Universidad de Buenos Aires " ha analizzato le narrazioni orali che concernono la dama fantasma e il Nahuelito (una sorta di mostro di Loch Ness testimoniato nel lago Nahuel Haupi).
Quali i punti in comune tra due narrative? Quali punti in comune tra lo straordinario del Nahuelito e le argomentazioni scientifiche nelle differenti narrative?
Palleiro ha sviluppato la sua relazione a partire da testimonianze da lei raccolte direttamente sul terreno...

31 Marzo 2010. Rospi sensitivi prima del terremoto dell'Aquila
La presenza anomala o la scomparsa di certe specie animali prima del terremoto, vanta una ampia narrativa popolare presente in ogni parte del mondo.
Anche per l'ultimo terremoto dell'Aquila del 6 aprile 2009, non mancano simili testimonianze dal sapore un po’ fortiano che gli studiosi non dovrebbero trascurare.
Dei rospi (Bufo Bufo) con una particolare sensibilità sarebbero scomparsi prima del terremoto a l'Aquila, tanto da far parlare il giornalista inglese Steve Connor di "supersense".
Connor racconta, nell'articolo sul web del 31 Marzo 2010, "Toads with a super sensitive side hopped it before l'Aquila quake", che alcuni scienziati intenti a studiare questi anfibi, in un lago a circa 74 km dalla città, li hanno visti sparire in massa improvvisamente, prima della scossa di terremoto di magnitudo 6.3.
Lo studioso di precursori sismici Cristiano Fidani ci informa che non lontano da quello stesso lago è stato osservato il comportamento anomalo di grossi lombrichi, trovati morti all'interno dell'aula della scuola primaria di S. Vittoria in Matenano (la notiziola è riportata anche al sito web: http://www.alboscuole.it/Articolo.aspx?stato=art&cod=45356swyzup45u0kbypycb4xdc1vj855-225010&CI=19228tastwi3knht0c1450waweony713-169804).

[info: Roberto Labanti; Cristiano Fidani]

5 Maggio 2010. Un corso dell'antropologo Patricio Parente sull'esplorazione dello "straordinario"
Al Centro Culturale Borges (Buenos Aires), a partire dal 5 Maggio 2010 si terra un corso dell'antropologo Patricio Parente dal titolo "Explorando lo extraordinario. Viaje ciencia y conocimiento".

Parente cercherà di dare alcune risposte a domande come: il mondo delle scienze e quello delle credenze sono così distinti? Si può comprendere il soprannaturale? Quale contributo può dare l'Antropologia alla risposta a questo tipo di domande?

Una serie di viaggi in diverse regioni dell'Argentina e del mondo, hanno messo Parente in contatto con le testimonianze di esperienze sia quotidiane che straordinarie, legate a diverse geografie, culture e storie...

lunedì 12 aprile 2010

FORNOVO DI TARO, 21 APRILE 2010: CONVEGNO SU FENOMENI LUMINOSI IN ATMOSFERA E PRECURSORI SISMICI

La regione della valle del fiume Taro ( prov. di Parma) è una di quelle poche regioni del mondo dove gli studiosi hanno collocato degli strumenti andando a monitorare quelle zone in cui vi erano state più frequenti testimonianze di Fenomeni Luminosi in Atmosfera.
Spesso questi fenomeni luminosi sono stati messi in correlazione con gli eventi sismici.
Il geologo Valentino Straser che si è lungamente occupato di questi fenomeni ha organizzato un incontro con dibattito dal titolo "Fenomeni Luminosi in Atmosfera e precursori sismici: una nuova frontiera per la scienza?", che si terrà presso il Cinema Lux, il mercoledì 21 Aprile 2010, alle ore 20.00, a Fornovo di Taro (Parma).
Oltre a Straser interverranno James Bunnel, esperto delle "luci di Marfa" in Texas, e l'astrofisico Massimo Teodorani.

[Info: Renzo Cabassi, CIPH, http://ciph-soso.blogspot.com/2010/04/fenomeni-luminosi-in-atmosfera-e.html ]

giovedì 8 aprile 2010

LA PROSPETTIVA DI UN SETI LOCALE- PHILIPPE AILLERIS SU ACTA ASTRONAUTICA

A seguito della sua partecipazione alla Conferenza SETI che si era tenuta a Parigi nel settembre del 2008, lo studioso Philippe Ailleris si era reso disponibile ad un incontro tra i responsabili del Project Hessdalen norvegese con l'organismo pubblico francese il Geipan (Groupe d'Etudes et d'Information sur les Phenomenes Aerospatiaux Non-identifiés) presso i Radiotelescopi di Medicina (Bologna), dove sotto l'egida del comitato privato CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen) si era parlato di un progetto comune di ricerca scientifica sulle luci di Hessdalen e fenomeni analoghi.
L'incontro tra il Geipan diretto da Yves Blanc, alcuni ricercatori francesi (Cogeipan), i responsabili del Project Hessdalen norvegesi, ed i tecnologi del CIPH, si realizzò concretamente il 2 Luglio 2009, come primo step di analisi di fattibilità.
A questo incontro Ailleris partecipò con una sua relazione sulla storia di ricerche simili a quelle de Project Hessdalen facendo un ottima introduzione al convegno.
L'auspicio di Ailleris era quello che il Geipan francese, senza trascurare le testimonianze di coloro che avevano osservato Ufo, rivolgesse parte delle sue risorse ad una ricerca strumentale, simile a quella realizzata ad Hessdalen, in una ricerca congiunta con i norvegesi e gli italiani.

Ora, la connessione sviluppata da Ailleris tra il programma SETI (Search for Extra-Terrestrial Intelligence) e la ricerca strumentale sugli UAP (Unidentified Aerial Phenomena) della tipologia perseguita a Hessdalen, può sembrare difficilmente praticabile concettualmente sia dallo scienziato tradizionale SETI che dall'appassionato ufologo.
I primi tendono a porre l'esistenza di intelligenze extraterrestri lontane da noi, in uno spazio profondo possibilmente ad anni-luce dalla Terra, mentre la maggior parte degli ufologi è convinta della possibilità che extraterrestri siano già giunti fino a noi, e quindi le testimonianze Ufo altro non sarebbero che una delle soluzioni al noto "Paradosso di Fermi".
Ailleris, che già ci aveva ampiamente intrattenuto sull'argomento dei "fields experiments" degli ultimi cinquant'anni, durante l'incontro a Medicina del 2 Luglio dello scorso anno, torna ora sull'argomento attraverso un ampio articolo sulla rivista "Acta Astronautica".
La premessa del suo articolo "The lure of local SETI: fifty years of field investigations" è semplice: 50 anni fa, prima del primo volo dello Sputnik e delle prime ricerche radioastronomiche di intelligenze extraterrestri attraverso il progetto SETI, l'idea di vita intelligente nel nostro universo era molto più diffusa.
Da allora il fascino dello Spazio è andato via via descescendo, e la mancanza di risultati del SETI ha generato non poche disillusioni.
Prima dello Sputnik, afferma Ailleris, tutti avrebbero scommesso su una qualche forma di vita all'interno del nostro sistema solare.
Salvo una certa ripresa dell'idea nell'ultimo periodo, anche la nascente disciplina dell'esobiologia non ha fatto altro che ridurre la probabilità di vita extraterrestre a ben poca cosa, come ad es. microorganismi o poco più.
Al contrario, l'ipotesi extraterrestre per spiegare gli Ufo dei nostri cieli è periodicamente risalita alla superficie delle possibilità.
Sonde extraterrestri potrebbero essere giunte fino a noi.
Questa possibilità è molto forte all'interno della nostra cultura, tanto che a partire dal 1950, diversi progetti di osservazione strumentale si sono avvicendati, sia di tipo pubblico che privato, cercando di stabilire se qualche tipo di "oggetto" esisteva e solcava la nostra atmosfera.

Nel suo articolo Ailleris traccia la storia, non esaustiva, di questi studi di tipo scientifico senza nascondere la storia dei loro insuccessi: Project Twinkle (USA. 1950), Project Magnet (CANADA, 1953), Detecteurs Magnetiques (FRANCIA, 1963), Toppendish Study (USA, 1972), Project Identification (USA, 1973), Operation Identification (BELGIO, 1990) e, ultimo ma non ultimo, il Project Hessdalen (NORVEGIA, 1984).
Molti di questi progetti, nati dall'interesse o dall'entusiasmo scatenato da una ondata Ufo molto localizzata, sono andati poi esaurendosi nella loro spinta propulsiva, per le più svariate ragioni tra le quali anche la mancanza di finanziamenti adeguati alla strumentazione necessaria.
Tra tutti questi tentativi fa eccezione il Project Hessdalen, che è riuscito a mantenersi vivo fino ad oggi, e che appunto per questo Ailleris considera un progetto pilota a cui devolvere risorse supplementari.
Un tale tipo di progetto è interessante a livello scientifico perchè potrebbe far scoprire un nuovo fenomeno, extraterrestre o naturale che sia.
Ecco perché Ailleris può parlare di un "SETI locale", mantenendo il suo discorso nell'ambito dei confini della scienza.

Ailleris Philippe, "The lure of local SETI: fifty years of field investigations", riv. "Acta Astronautica", doi:10.1016/j.actaastro.2009.12.011, 2010
[fonte: www.elsevier.com/locate/actaastro]

[Nella foto in alto: a sinistra Bjorn G. Hauge (Project Hessdalen), al centro Philippe Ailleris, a destra Yves Blanc (Geipan), in una pausa a Medicina, luglio 2009]