lunedì 1 febbraio 2010

Gennaio 2010. MISCELLANEA II

2 Settembre 2009. Un'etica universalista negli incontri extraterrestri?
Sulla rivista Acta Astronautica, è stato pubblicato on-line il seguente articolo:
Baum D. Seth, "Universalist ethics in extraterestrial encounter", riv. Acta Astronautica, Elsevier Science (www.elsevier.com/located/actaastro), Londra, 2 Settembre 2009, pp. 617-623.

La rivista Acta Astronautica, oggi diretta da Dr. S. Konyukhov, fu pubblicata per la prima volta nel 1959 e tratta dello sviluppo tecnologico della scienza spaziale e di esplorazione pacifica dello spazio.

In questo articolo Baum (Dept of Geography, Pennsylvania State University, USA) tenta una valutazione di ciò che risulterebbe dall'incontro tra esseri umani e una civiltà extraterrestre, e le possibili conseguenze a partire da una civiltà che distrugge l'altra o le due cività che lottano al fine di suicidarsi per prime.
E' un pò come se gli europei avessero voluto prevedere l'impatto con gli indiani d'America prima ancora di aver scoperto l'esistenza stessa del continente. Chi avrebbero incontrato, con quale etica si sarebbero scontrati?
Abbiamo poi visto che anche quando il contatto si è verificato, ed anche quando i primi missionari hanno incontrato gli indiani, il risultato è stata il convincimento di essere di fronte ad esseri più simili ad animali che ad una civiltà diversa.
E, questa ideologia è continuata a lungo se mai si è interrotta.
Il fatto è che la visione di quei primi coloni era decisamente occidentalocentrica, ed ancora oggi il modo di vederci all'interno del nostro pianeta è ancora viziato da questo tipo di nobrilisme: noi immaginiamo civili solo quelle società basate su un certo tipo di economia-tecnologia-democrazia simile alla nostra.
Nonostante l'esempio negativo che sta davanti ai nostri occhi (guerre, inquinamento, crisi economiche, etc.) noi non riusciamo a vedere nel modus-vivendi di certe società "primitive" e/o "incontaminate" un tipo di civiltà che spesso ha maggior rispetto dell'ecosistema, o del quieto vivere all'interno della loro comunità. Spesso non riconosciamo loro quella umanità che così facilmente riconosciamo ai popoli dei paesi industrializzati o in via di sviluppo.
Così lo sforzo di Baum, che come altri non può fare a meno di partire da un background terrestre di incontri tra civiltà (non ne abbiamo altri), ripete un modello forzatamente generico e antropocentrico sugli extraterrestri che non conosciamo.
Si puo immaginare che siano più o meno simili a noi, più o meno tecnologici, e dotati di una qualche etica universalista, con il rischio di cadere in una elencazione di banalità circa le modalità di questo incontro.
Si esclude che una intelligenza extraterrestre possa esistere in un modo totalmende diverso rispetto ai nostri parametri: invece, perchè no, un esempio estraibile dalla fantascienza potrebbe essere quello di una civiltà extraterestre sotto forma di energia intelligente.
In un caso come questo le pratiche di incontro non sarebbero prevedibili e/o nemmeno concepibili di fronte a tanta differenza, e l'etica , se non la si traduce in pratiche concrete, diventa un concetto così vago da rischiare certe banalità come quella espressa da Baum con il suo "Cavallo di Troia etico" (p. 621).
Ci spiega che gli extraterrestri potrebbero fingere nell'incontro una certa etica, abbracciandola solo per distruggere la nostra civiltà: la possibilità di incontro con una civiltà più forte della nostra, ma anche più bugiarda della nostra (se possibile).
Ben vengano questi articoli, ma lasciano un insoddisfaciente amertume nel dopo-lettura e l'impressione che ne consegue è che l'autore non abbia nemmeno fatto i conti con la ricerca antropologica svoltasi qui sulla Terra, prima di tentare di varcare altri confini culturali.

Gennaio 2010. Esce il secondo fascicolo della rivista di criptozoologia KRAKEN
La rivista KRAKEN del Museo di Zoologia di Losanna (Svizzera) , dipartimento di criptozoologia B. Heuvelmans, esce con il suo secondo numero dopo il successo del numero 1 che ha richiesto una ristampa.
Questo secondo numero è più sostanzioso, per articoli in francese ed in inglese, e cerca di tenere vivo il dibattito circa lo studio degli "animali nascosti".

Qui può essere ordinato il nuovo numero di KRAKEN ed il precedente:

http://www.zoologie.vd.ch/7_Cryptozoologie/Breves_Crypto/Kraken.html


[Info: gli editors di Kraken, Museo di Zoologia, Dip. di criptozoologia B. Heuvelmans, Losanna]




Conferenza di Jader Monari sulle Luci di Hessdalen al Planetario di Milano, il 9 Febbraio 2010
E' in programma per martedì 9 Febbraio 2010, presso il Civico Planetario di Milano "Ulrico Hoepli" una conferenza pubblica di Jader Monari (Istituto di Radioastronomia INAF di Bologna) dal titolo "Hessdalen: i segreti della valle misteriosa".


[Info Renzo Cabassi; fonte: http://ciph-soso.blogspot.com/2010/02/conferenza-di-jader-monari-su-hessdalen.html; nell'immagine accanto: Jader Monari a sinistra assieme a Bjorn G. Hauge dell'
Høstfold University College (Oslo), ad una cena conviviale nello scorso 2009]

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