"A qualitative study of the seismo-ionospheric precursors prior to the 6 April 2009 earthquake in L'Aquila, Italy", riv. "Nat. Hazards Earth Syst. Sci.", nr. 10, 2010, pp.133-137 ,
Gli Autori usando il metodo di "Cross Correlation analysis" in abbinamento al "Empirical Mode Decomposition" hanno analizzato i segnali foF2 (che sono conosciuti come rumori geofisici e ionosferici) raccolti dalle stazioni ionosferiche di Roma, Atene e San Vito, precedenti al recente terremoto dell'Aquila (6 Aprile 2009).
Il risultato del loro studio è in accordo con il modello teorico ed evidenzia delle modificazioni ionosferiche precedenti il terremoto dell'Aquila, in un'area determinata attorno all'epicentro (vedi grafico fig. 2 dell'articolo, p. 135).
Pur mostrando i limiti del metodo applicato, gli Autori rilevano che questi precursori possono presentarsi anche 22 giorni prima dell'evento sismico.
[Info Renzo Cabassi; fonte: http://www.nat-hazards-earth-syst-sci.net/10/133/2010/nhess-10-133-2010.html]
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