Bjorn G. Hauge, uno dei responsabili
del Project Hessdalen, ha passato una settimana in Italia per
affinare lo sviluppo delle prossime missioni ad Hessdalen, e
l'implementamento degli strumenti.
Diversi sono stati gli incontri con i
partecipanti al CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen), e
con i ricercatori collegati al comitato stesso.
All'inizio di questa settimana, Bjorn
G. Hauge ha incontrato Jader Monari, co-responsabile dei Radiotelescopi
di Medicina, che ha partecipato in passato, in qualità di tecnologo
a diverse missioni in Norvegia.
E' ancora da risolvere il problema
logistico del trasporto e collocazione ad Hessdalen dello shelter degli strumenti, che
al momento in fase di preparazione e sviluppo in Italia.
La localizzazione dello shelter pone
diversi tipi di inconvenienti tra i quali, ad esempio, il fatto che
un'area di Hessdalen, dove si sperava di collocarlo, è Parco
Nazionale protetto e non accetta una simile ingombrante presenza.
Ma ora una possibile localizzazione è stata
definita.
La strumentazione che sarà portata,
forse già a partire da una missione che si terrà a settembre 2013, è
stata perfezionata in funzione anche delle ultime idee sulla
“batteria naturale”, sviluppate da Jader Monari assieme al fisico
Romano Serra (articolo presente sul sito del CIPH, di cui ho reso
conto anche su questo blog).
Hauge, in occasione di questo suo
viaggio di lavoro, ha visitato anche l'osservatorio di San Giovanni
in Persiceto (BO), dove Serra ha mostrato i suoi esperimenti di
laboratorio, per cercare di dimostrare che esistono in valle le condizioni
sufficienti per favorire un fenomeno luminoso. Questo esperimento
sarà portato avanti ed implementato e comunque sta suggerendo
diverse misurazioni del campo elettrico della valle di Hessdalen che
Serra e Monari, svilupperanno di persona, in combinazione alle altre
misurazioni.
Hauge tra l'altro viene da una
partecipazione, di qualche settimana fa, alla riunione annuale EGU,
che tratta gli sviluppi della ricerca geofisica in Europa. Qui ha
presentato un lavoro insieme a Erling Strand (tecnologo e fondatore
del Project Hessdalen) dal titolo: “Transformationand birth processes of the transient luminous phenomena’sin the low atmosphere of the Hessdalen valley, Norway”.
L'intenzione di Hauge, è quella di
introdurre al più presto nella Blue Box la telecamera Mintron (con
il noto programma Ufocapture) dello stesso tipo utilizzato dal
Progetto SOSO del CIPH, attualmente installato sullo shelter
norvegese, di stanza a Medicina.
E' necessario infatti migliorare la
raccolta di dati a partire dall'ottico, poiché ancora oggi i dati su
cui lavorare sono stati insufficienti.
Hauge, durante l'incontro di ieri,
venerdì 17, ha poi avuto modo di confrontarsi sulle problematiche
della ricerca ad Hessdalen anche con Stelio Montebugnoli, già
direttore dei Radiotelescopi di Medicina, e con Massimo Silvestri,
realizzatore tecnico del Progetto SOSO nell'ambito del CIPH.
L'augurio di Hauge è che al più
presto il nuovo sistema possa anche registrare dei fenomeni TLE
(Transient Luminous Events) del tipo Sprite, oltre agli eventi
luminosi della bassa atmosfera.
Se il programma si svilupperà con una
certa celerità è probabile che Hauge torni in Italia il mese di
Luglio, per definire gli ultimi dettagli della missione più
prossima.
Infine la serata di venerdì è stato un
piacevole momento di relax dove accanto ai problemi tecnico-scientifici si è
parlato dei... problemi del mondo.
Qui sopra una foto realizzata dal sottoscritto la sera del 17 maggio dove sono inquadrati da sinistra a destra: Massimo Silvestri (CIPH) , la moglie di Montebugnoli con Stelio Montebugnoli (tecnologo e direttore SETI Italia), e Bjorn G. Hauge (tecnologo presso Østfold University College); erano presenti, non inquadrati nella foto, oltre al sottoscritto, Maurizio Morini (CIPH) e Romano Serra (fisico presso l'Università di Bologna).
[Nico Conti, CIPH]
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