lunedì 4 aprile 2011

5 aprile 2011. ASSEMBLEA GENERALE EGU (EUROPEAN GEOSCIENCES UNION)

Si è aperta domenica 3 aprile a Vienna l'Assemblea generale dell'European Geosciences Union, l'associazione europea cui può aderire chi si occupa professionalmente di scienze geologiche, planetarie e spaziali. I lavori termineranno questo venerdì.
E' interessante notare come un grande numero di interventi sia dedicato agli argomenti di interesse del nostro CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen, che ne dà notizia sul suo blog.
Tra le presentazioni orali sui Fenomeni Luminosi in Atmosfera, con particolare riferimento alla famiglia dei TLE (Transient Luminous Events), risulta un intervento di Torsten Neubert, Olivier Chanrion e dell'EuroSprite Team sul potenziale elettrico del gigantic jet ripreso dall'astrofilo Ferruccio Zanotti (IMTN) nel dicembre 2009, sul territorio italiano.

Saranno presentati un gruppo di posters sul fenomeno di Hessdalen, frutto delle ricerche italo-franco-norvegesi del 2010: "The Hessdalen phenomenon" di Erling Strand, "Optical spectroscopy and radar analysis of transient luminous phenomena in the low atmosphere over Hessdalen valley NORWAY" di Bjørn Gitle Hauge e, infine, "Infrasound and wideband electric field measurements during Hessdalen Science camp 2010" di Thomas Farges, Elisabeth Blanc e Bjørn Gitle Hauge.
Infine al convegno EGU si affacciano anche le tematiche ufologiche, con la terminologia di Fenomeni Aereospaziali Non-identificati (UAP).
Lo studioso Philippe Ailleris presenta due posters relativi al suo progetto "The Unidentified Aerospace Phenomena (UAP) Observations Reporting Scheme" che ha avuto inizio nel 2009: "Observed a mysterious aerial event that you can't explain? The UAP Observations Reporting Scheme as a tool for demystifying UFOs and stimulating interest in science" nella sessione sull'insegnamento della scienza "Science in tomorrow’s classroom", la giornata del 5, e "Towards a better understanding of unusual atmospheric events: the Unidentified Aerospace Phenomena (UAP) Observations Reporting Scheme nella sessione Aurora, Airglow and Transient Luminous Events in Planetary Atmospheres" la giornata del 7 aprile.

[Info: Roberto Labanti (CIPH); per ulteriori informazioni vedi URL: http://ciph-soso.blogspot.com/2011/04/egu-2011-vienna.html]

4 commenti:

Giuseppe Sini ha detto...

All'nterno dell'abitazione di mio suocero nei pressi di Sassari, in Sardegna , si verificavano spessissimo fenomeni elettrici che dalla descrizione parrebbero poter essere assimilati a fulmini globulari in quanto descritti fisicamente come "sfere di fuoco" e dai membri della famiglia battezzati con il nome di "Slash". Questi effetti si verificavano esclusivamente durante i temporali e, naturalmente, lasciavano atterrite le persone, compresa mia moglie, che assistevano al fenomeno. Nessuno di loro ha comunque mai riportato conseguenze di tipo fisico.

niconti ha detto...

Gentile Giuseppe Sini, il suo commento è molto interessante per diversi aspetti, che sarebbe utile poter approfondire. Il fulmine globulare è considerato un fenomeno raro e casuale. Quindi testimonianze che lo riferiscono in una determinata area possono avere un rilievo scientifico, in quanto il fenomeno da lei riferito potrebbe essere studiato con strumenti. Interessante anche la connessione con i temporali, e il fatto che a Sassari il fenomeno abbia preso una denominazione popolare specifica. La sua informazione sarà passata agli studiosi di questi fenomeni, che forse la disturberanno via email per avere maggiori informazioni. Grazie molte. Nico

Renzo Cabassi ha detto...

Caro Sini. Grazie per questa info. Sano molto interessato a conoscere il perche' del termine "slash" Ha forse la sua genesi in un suono o un rumore percepito durante gli eventi?

Giuseppe Sini ha detto...

Gent. Sig. Renzo come da Lei acutamente intuito, il termine "slash" è stato dato proprio dal suono o rumore percepito dai presenti atterriti nell'attimo in cui l'evento si verificava (giusto per fare un esempio, dalla descrizione mi pare di aver capito che possiamo forse paragonarlo allo schiocco che farebbe una frustata data in aria contro se stessa tipo film di Zorro per intenderci). Come, forse, già detto pur avendo frequentato quella casa per diversi anni, non ho mai, purtroppo, assistito personalmente al fenomeno che non era quindi così frequente.
A detta di mia moglie invece questo strano fenomeno avrebbe iniziato a verificarsi dopo che un vicino di casa (vicino relativamente i quanto distante circa 40 m.) aveva installato sul tetto della propria abitazione un parafulmine. Preciso che le due abitazioni sono separate da una strada e da un giardino ed il luogo dove sorgono è in una periferia urbana con scarsa densità edificatoria. Ignoro, Sig. niconti, se il termine "slash" sia un termine popolare (cosa che non credo) ma questo era il termine con il quale la famiglia di mio suocero chiamava il fenomeno.