Dopo un lungo momento di parziale inattività, il Project Hessdalen sembra rimettersi in movimento.
Il CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen) è tornato ad Hessdalen grazie ai tecnologi Stelio Montebugnoli e Jader Monari.
La loro visita tra il 6 settembre ed il 12 settembre 2010, si è verificata in concomitanza con l'annuale Science Camp degli studenti dell'Østfold College, guidati da Erling P. Strand e Bjorn L. Hauge.
Durante questa settimana hanno raggiunto la valle di Hessdalen anche un gruppo di scienziati francesi, per una visita preparatoria ad un eventuale progetto di studio, da svilupparsi in futuro con i ricercatori norvegesi e italiani.
La missione italiana in questo caso aveva come principale scopo, la rimessa in funzione di alcune antenne, ed il rientro degli altri strumenti, per una riverifica e rimessa a punto, prima dell'eventuale installazione sulla nuova Blue Box, ora parcheggiata per lavori in Medicina.
Qualcuno ricorderà che nel settembre 2008, si era svolto un importante conferenza SETI sotto l'egida UNESCO, a Parigi, dove Bjorn G. Hauge aveva presentato la relazione:
"Investigation and analysis of transient luminous phenomena in the low atmosphere of Hessdalen valley, Norway".
Potrebbe apparire curioso che durante un convegno SETI si parli di luci di Hessdalen, se non si ricordasse che la strumentazione usata nella valle norvegese ha molte derivazioni tecnologiche proprio da quella usata nel progetto SETI.
Ricordiamo che il Progetto SETI italiano è diretto appunto da Stelio Montebugnoli.
Durante questa conferenza un incontro fortuito tra Stelio Montebugnoli, Hauge Bjorn Gitle, Philippe Ailleris, Pierre Lagrange e alcuni ricercatori francesi del GEIPAN aveva approfondito il tema delle luci di Hessdalen.
Si ipotizzò un'analisi scientifica congiunta del problema Hessdalen.
In seguito si era svolta in Francia una riunione del Comitato di Controllo del GEIPAN, unico ente statale in Europa ad occuparsi di ciò che i ricercatori francesi definiscono PANs (Fenomeni Aerei Non-identificati).
Durante questa riunione il Comitato di Controllo del GEIPAN, diretto da Yves Sillard, aveva sollecitato l'idea di collaborare in futuro con realtà di studio quali appunto il Project Hessdalen.
Yves Blanc e Yves Sillard (GEIPAN) ed alcuni scienziati francesi hanno poi reso visita lo scorso anno ai Radiotelescopi di Medicina, dove Montebugnoli, Monari, Conti, Ailleris, e Hauge avevano illustrato la ricerca strumentale del Project Hessdalen e l'attività di supporto del CIPH, a partire dalle prime missioni EMBLA.
La settimana scorsa, ad Hessdalen, assieme ai ricercatori norvegesi e italiani, e agli studenti, erano presenti anche alcuni scienziati francesi.
Durante il Science Camp, sono state rilevate dal monte Skarvan (giovedì notte) con una macchina fotografica dotata di fish eye, in posa 30 sec., alcune luci non identificate. Come ben sappiamo non si tratta di prove in senso assoluto dell'esistenza di un fenomeno Hessdalen, ma di immagini che sono di grande stimolo ad insistere sulla ricerca e le correlazioni strumentali per comprendere il fenomeno.
Il CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen) è tornato ad Hessdalen grazie ai tecnologi Stelio Montebugnoli e Jader Monari.
La loro visita tra il 6 settembre ed il 12 settembre 2010, si è verificata in concomitanza con l'annuale Science Camp degli studenti dell'Østfold College, guidati da Erling P. Strand e Bjorn L. Hauge.
Durante questa settimana hanno raggiunto la valle di Hessdalen anche un gruppo di scienziati francesi, per una visita preparatoria ad un eventuale progetto di studio, da svilupparsi in futuro con i ricercatori norvegesi e italiani.
La missione italiana in questo caso aveva come principale scopo, la rimessa in funzione di alcune antenne, ed il rientro degli altri strumenti, per una riverifica e rimessa a punto, prima dell'eventuale installazione sulla nuova Blue Box, ora parcheggiata per lavori in Medicina.
Qualcuno ricorderà che nel settembre 2008, si era svolto un importante conferenza SETI sotto l'egida UNESCO, a Parigi, dove Bjorn G. Hauge aveva presentato la relazione:
"Investigation and analysis of transient luminous phenomena in the low atmosphere of Hessdalen valley, Norway".
Potrebbe apparire curioso che durante un convegno SETI si parli di luci di Hessdalen, se non si ricordasse che la strumentazione usata nella valle norvegese ha molte derivazioni tecnologiche proprio da quella usata nel progetto SETI.
Ricordiamo che il Progetto SETI italiano è diretto appunto da Stelio Montebugnoli.
Durante questa conferenza un incontro fortuito tra Stelio Montebugnoli, Hauge Bjorn Gitle, Philippe Ailleris, Pierre Lagrange e alcuni ricercatori francesi del GEIPAN aveva approfondito il tema delle luci di Hessdalen.
Si ipotizzò un'analisi scientifica congiunta del problema Hessdalen.
In seguito si era svolta in Francia una riunione del Comitato di Controllo del GEIPAN, unico ente statale in Europa ad occuparsi di ciò che i ricercatori francesi definiscono PANs (Fenomeni Aerei Non-identificati).
Durante questa riunione il Comitato di Controllo del GEIPAN, diretto da Yves Sillard, aveva sollecitato l'idea di collaborare in futuro con realtà di studio quali appunto il Project Hessdalen.
Yves Blanc e Yves Sillard (GEIPAN) ed alcuni scienziati francesi hanno poi reso visita lo scorso anno ai Radiotelescopi di Medicina, dove Montebugnoli, Monari, Conti, Ailleris, e Hauge avevano illustrato la ricerca strumentale del Project Hessdalen e l'attività di supporto del CIPH, a partire dalle prime missioni EMBLA.
La settimana scorsa, ad Hessdalen, assieme ai ricercatori norvegesi e italiani, e agli studenti, erano presenti anche alcuni scienziati francesi.
Durante il Science Camp, sono state rilevate dal monte Skarvan (giovedì notte) con una macchina fotografica dotata di fish eye, in posa 30 sec., alcune luci non identificate. Come ben sappiamo non si tratta di prove in senso assoluto dell'esistenza di un fenomeno Hessdalen, ma di immagini che sono di grande stimolo ad insistere sulla ricerca e le correlazioni strumentali per comprendere il fenomeno.
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