Il giornale “The Janesville Gazette”
(Janesville, Wisconsin), in data 27 febbraio, a firma “Associated
Press, Releigh, N.C.”, riprende la storia delle Brown Mountain
Lights, nel Nord Carolina, a partire dalla testimonianza risalente a circa 50
anni fa di tale Steve Woody , che insieme al padre, aveva
incrociato due sfere luminose color arancio, a pochi piedi dal
terreno.
Le luci erano passate davanti a loro e
poi erano scivolate giù per la scarpata del Blue Ridge (una zona
dove in altri casi erano state osservate delle luci).
Il giornale traccia una rapida storia
delle BMLs che daterebbe almeno ad un centinaio di anni fa, quando
iniziarono le indagini del U.S. Geological Survey che sommariamente
concluse trattarsi di riflessi di fari di automobili, di treni, etc.
C'era anche chi aveva pensato che
queste “luci fantasma” fossero un fenomeno paranormale e chi, più
tardi, vi aveva visto lo zampino dei “Marziani”.
Woody raccontando della sua esperienza
di quando aveva 12 anni, non ricorda di aver pensato a fantasmi e/o
extraterrestri, ma solo di aver vissuto una situazione unica, che
ancora oggi è vivida nella sua mente.
I territori rupestri del Linville
Gorge, sono ancora oggi visitati da curiosi che cercano di vedere
qualcosa di misterioso in quei luoghi, al di là delle possibili
spiegazioni
Non a caso anche il responsabile del turismo della contea, Ed Phillips, spera di capitalizzare sul fenomeno e la
curiosità che attira; all'inizio del presente mese di febbraio un
simposio da lui organizzato, dedicato alle BMLs, aveva trovato 120 persone
disponibili a pagare 20 dollari, mentre una folla importante era rimasta
esclusa poiché aveva aspettato fino all'ultimo momento, per
acquistare il biglietto.
Vi sono diversi aspetti mediatici che
non favoriscono una tranquilla ricerca strumentale, ma piuttosto la
mera curiosità per un mistero irrisolto, e questo non è di grande
aiuto all'approccio scientifico.
Se molte di queste osservazioni
misteriose possono trovare spiegazioni semplici, in particolare per
le luci viste in lontananza, altre testimonianze, secondo l'astronomo
Daniel Caton, professore di fisica e astronomia presso la Appalachian
State University (Boone, N.C.), sono invece degne di approfondimento.
Caton spera al più presto di poter
posizionare delle telecamere per riuscire a catturare il fenomeno.
E' un augurio che gli facciamo, affinché possa cominciare al più presto questo lavoro.
[Info: Ole Yonny Brænne,
in mailing-list magonia_exchange@yahoogroups.com,
20 aprile 2012; Fonte: giornale “The Janesville Gazette”, 27
febbraio 2012, p. 7b.]
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